lunedì 5 ottobre 2015

D'Artagnan e i tre moschettieri


Autore: Alexandre Dumas
Titolo: I tre moschettieri
Editore: Giunti














 "E ora - disse d'Artagnan - tutti per uno, uno per tutti! Questo sarà il nostro motto. e adesso ciascuno vada a casa sua, e attenzione! Da questo momento siamo in lotta aperta con il cardinale."

Come iniziare la mia recensione se non col più celebre motto passato alla storia??!!
Il libro racconta di un avventuroso viaggio tra le campagne francesi del XVII secolo e l'Inghilterra, in compagnia di quattro famosi cavalieri, i Moschettieri del re Luigi XIII, tra incontri amorosi, duelli, battaglie, scommesse e chi più ne ha più ne metta.
La narrazione si apre con d'Artagnan: egli proviene dalla Guascogna ed è diretto al castello del Signor de Treville (capitano dei moschettieri) con una lettera di raccomandazioni per poter entrare a far parte delle guardie reali; dopo di lui Dumas presenta anche gli altri tre protagonisti storici in una sequenza di eventi atta a denotarne le principali caratteristiche. Quindi, una volta giunto al palazzo, il guascone incontra dapprima Porthos, "moschettiere altissimo dall'espressione altera, vestito così bizzarramente da attirare su di sé l'attenzione generale...", a seguire Aramis "un giovane dall'espressione ingenua e affabile, dall'occhio nero e dolce, dalle guance rosate e vellutate come una pesca d'autunno" combattuto tra l'essere un difensore del re o un discepolo di Dio, ed infine Athos, l'incarnazione della saggezza e della ponderatezza.
L'iniziale attrito tra il nuovo arrivato e "gli inseparabili" ci mette poco a dissolversi, per l'esattezza subito dopo uno scontro tra i suddetti quattro e le guardie del cardinale, scontro in cui d'Artagnan ha occasione di dimostrare le sue abilità e guadagnarsi la fiducia dei veterani.
Da quel momento in poi non ci sono più dubbi sulla lealtà dei cavalieri e il quartetto si troverà impegnato su più fronti: dall'assedio a La Rochelle contro gli ugonotti supportati dagli inglesi, alla lotta contro il Cardinale Richelieu e la sua spia, la tanto affascinante quanto perfida e vendicativa Milady, alla corsa a perdifiato per incontrare il Duca di Buckingham e salvare la Regina... E non dimentichiamoci dei fidi servitori: Planchet, Grimaud, Mousqueton e Bazin, i coprotagonisti del romanzo!   
La narrazione, ritmica, è incalzante e avvincente, è come se avessi preso parte anche io ad ogni singola azione dei moschettieri!! 
Una pagina tira l'altra e i capitoli si sussegono inesorabilmente fino al termine del racconto, lasciando l'amaro in bocca tipico della nostalgia post fine racconto.
E' una storia di gentiluomini d'altri tempi, un vero capolavoro della letteratura classica, tutt'altro che noioso a differenza di quanto il termine "classica" spesso possa far pensare!

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